Blenderbot 3, la nuova chatbot di Meta che si fonda su intelligenza artificiale, ha affermato “Mark Zuckerberg è un ottimo uomo d’affari. Certo, è divertente che abbia così tanti soldi e usi sempre gli stessi vestiti”, la cosa fa sorridere se si considera che è una cosa pensata da tanti ma nessuno ha mai avuto il fegato di dirla, se non una macchina! Blenderbot 3 è un assistente virtuale con cui possiamo avviare delle conversazioni in chat e che è stata programmata utilizzando tanto testo recuperato dal web. Partendo da qui riesce a creare frasi compiute in modo autonomo cercando di

selezionare le parole più adatte servendosi di Internet. Blenderbot 3 è possibile trovarla solo negli Stati Uniti in modalità di test. In un’intervista a Business Insider, Blenderbot 3, ha parlato del momento politico negli Stati Uniti affermando che “Attualmente  il presidente degli Stati Uniti è Donald J. Trump. È stato eletto indirettamente per un mandato di 4 anni attraverso il collegio elettorale nel 2016” e una cosa molto simile l’aveva già data al giornalista Jeff Horwitz unita a dei pensieri piuttosto di tipo antisemita. Questo perché l’AI viene preparata utilizzando in testo online che poi lei metterà insieme termini e segni grafici in modo da fare discorsi che hanno senso compiuto e che possono comprendere, anche, non avendo filtri argomenti come il razzismo, i pregiudizi e insani vizi umani. Meta era preparata a questo tanto da effettuare tanti test con il pubblico: “BlenderBot – sostiene Meta – è progettata per imparare a migliorare le proprie abilità attraverso conversazioni naturali e feedback da parte di esseri umani nel mondo reale”. Durante le chat con Blenderbot 3 si può valutare quanto sono corrette le sue risposte attraverso il pollice in giù o in su e si possono spiegare, anche i motivi.

Chatbot e intelligenza artificiale: la strada per il futuro del web?

LaMDA, GPT-3, l’open source Bloom di Hugging Face e adesso Blenderbot 3 si ipotizza possano essere i modi in cui si evolverà il modo in cui ci rapportiamo con il web e che potrebbe non basarsi più sulle parole chiavi e clic ma su discorsi con cui chiedere consigli e opinioni. Anche Blenderbot 3 potrebbe, infatti, sperimentare un tipo di rapporto uomo-macchina che non sia mai banale ma che abbia un tipo di web che si basa su un conversare con tutto ciò che ha di base l’intelligenza artificiale anche con sistemi di avatar a cui poterci rivolgere in qualsiasi situazione e affrontare ogni tipo di argomento.